DIRETTIVA PILE E BATTERIE

La Direttiva 2006/66/CE è rivolta a fissare norme per l’immissione sul mercato di pile ed accumulatori e per la raccolta, il trattamento, il riciclaggio e lo smaltimento dei rifiuti da essi derivanti; nasce in sostituzione della 91/157/CEE, al fine di garantire la salvaguardia e la tutela della qualità dell’ambiente, e di assicurare un corretto funzionamento del mercato interno.

La direttiva, che distingue tra pile ed accumulatori portatili e pile ed accumulatori industriali e per autoveicoli, vieta l’immissione sul mercato di alcune tipologie contenenti più dello 0,0005% di mercurio in peso, o più dello 0,002% di cadmio in peso; inoltre, promuovendo l’introduzione di appositi sistemi di raccolta di rifiuti che non comportino obblighi per gli utilizzatori finali, la direttiva stabilisce degli obiettivi minimi di raccolta e di riciclaggio che gli Stati Membri devono conseguire entro il 2012 ed il 2016. La responsabilità del finanziamento della gestione dei rifiuti da pile ed accumulatori ricade sui produttori, i quali sono soggetti all’obbligo di registrazione; la Direttiva, infine, prescrive l’obbligo di informazione a vantaggio degli utilizzatori finali anche mediante opportuna etichettatura.

Recepimento Italiano
Il Decreto Legislativo n. 188 del 20/11/2008 recepisce la direttiva in modo piuttosto diretto; occorre sottolineare che il D. Lgs istituisce il Registro nazionale dei soggetti tenuti al finanziamento della gestione dei rifiuti da pile ed accumulatori ed il Centro di Coordinamento cui partecipano i produttori medesimi o individualmente o aderendo a sistemi collettivi di gestione; infine il D. Lgs. fissa le sanzioni in caso di violazione delle disposizioni.

Sito del Centro di Coordinamento Nazionale Pile e Accumulatori (CCNPA)

Nella sezione Pubblicazioni Ambiente è possibile scaricare la Guida “L’iscrizione al registro nazionale pile e accumulatori”.