Regolamento (CE) N. 245/2009

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Regolamento (CE) n. 245/2009 della Commissione, del 18 marzo 2009, recante modalità di esecuzione della direttiva 2005/32/CE del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda le specifiche per la progettazione ecocompatibile di lampade fluorescenti senza alimentatore integrato, lampade a scarica ad alta intensità e di alimentatori e apparecchi di illuminazione in grado di far funzionare tali lampade, e che abroga la direttiva 2000/55/CE del Parlamento europeo e del Consiglio.

Il regolamento (CE) 245/2009, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea in data 24 marzo 2009, stabilisce i requisiti di progettazione ecocompatibile di lampade fluorescenti senza alimentatore integrato, lampade a scarica ad alta intensità e alimentatori e apparecchi di illuminazione in grado di far funzionare tali lampade, anche quando questi prodotti sono integrati in altri prodotti che consumano energia.

La misura di implementazione propone, inoltre, una serie di parametri indicativi di riferimento per i prodotti destinati a essere utilizzati nell’illuminazione per ufficio e nell’illuminazione pubblica stradale.

Il Regolamento si applica alle seguenti tipologie di prodotti:

  • lampade a scarica ad alta intensità (HID) a luce bianca, con attacchi E27, E40, PGZ12; per luce bianca si intende quella con coordinate cromatiche comprese entro un determinato intervallo
  • lampade al sodio ad alta pressione con attacchi E27, E40 PGZ12
  • lampade fluorescenti senza alimentatore integrato
  • alimentatori per lampade fluorescenti e per lampade a scarica
  • apparecchi per lampade fluorescenti e HID

24 aprile 2010  – Pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea il Regolamento UE n. 347/2010. Tale Regolamento, votato positivamente lo scorso 7 gennaio dal Regulatory Committee della Commissione Europea, si è reso necessario al fine di correggere molti degli errori presenti nel Regolamento UE 245/2009.

In particolare si evidenzia che le modifiche sono apportate in diversi punti de:

  • Allegato I (Esenzioni),
  • Allegato II (Parametri tecnici contemplati e definizioni),
  • Allegato III (Requisiti per la progettazione ecocompatibile)
  • Allegato IV (Procedura di verifica a fini di sorveglianza del mercato)

Queste modifiche non cambiano sostanzialmente gli effetti del Regolamento CE 245/2009 se non che alcune lampadine, quali ad esempio le fluorescenti compatte con attacco G23 da 5W, non sono più bandite in quanto i relativi limiti di efficacia luminosa sono stati adeguatamente ritoccati.

Il nuovo Regolamento è entrato in vigore il primo giorno dopo la sua pubblicazione e gli effetti sono validi fin dal 13 Aprile 2010 (vedi articolo 2) in quanto la prima fase del Regolamento CE 245/2009 ha avuto inizio in tale data.

Testo consolidato


27 agosto 2015 –  Pubblicato sulla Gazzatta Ufficiale dell’Unione Europea l’emendamento al Regolamento CE 245/2009 (Requisiti per le lampade fluorescenti senza alimentatore integrato, per lampade a scarica ad alta intensità e di alimentatori e apparecchi di illuminazione in grado di far funzionare tali lampade)

Il 27 agosto 2015 è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Euopea il Regolamento UE 1428/2015. L’emendamento  alla legislazione ecodesign vigente per il settore illuminazione, introduce una serie di modifiche al Regolamento CE 245/2009 (già emendato nel 2010 dal Regolamento UE n. 347). Esso prevede oltre alle modifiche che di seguito sono brevemente illustrate anche una serie di variazioni ai Regolamenti CE 244/2009 (requisiti di progettazione ecocompatibile per le lampade per uso domestico non direzionali) ed UE 1194/2012 (requisiti di progettazione ecocompatibile per le lampade direzionali, lampade a diodi emettitori di luce e relative apparecchiature).

Campi da calcio, stadi olimpici e altri campi sportivi sono al riparo da spiacevoli possibili inconvenienti. Infatti, con riferimento al Regolamento CE 245/2009, le variazioni intervenute erano ormai inderogabili perché relative a criteri prestazionali già fissati per le lampade a scarica ad alta intensità che nelle versioni ad alta potenza non potevano essere soddisfatti; più precisamente le lampade oggetto del provvedimento sono quelle ricadenti nell’ambito di applicazione delle tabelle:

  • Tabella 13 Lamp lumen maintenance factors (LLMF) e lamp survival factors (LSF) per lampade al sodio ad alta pressione (HPS) — Requisiti in vigore dalla fase 2 (13 aprile 2012)
  • Tabella 14 Lamp lumen maintenance factors (LLMF) e lamp survival factors (LSF) per lampade ad alogenuri metallici — Requisiti in vigore dalla fase 3 (13 aprile 2017)

Tali variazioni però sarebbero più definibili come delle doverose precisazioni piuttosto che delle vere e proprie novità; infatti fin dall’origine il regolamento (ed il relativo studio preparatorio realizzato dalla società belga Vito NV) era inteso a regolamentare le lampade HID per la parte afferente applicazioni prevalentemente “street”, ed “Industrial” pertanto come limitate già nella Tabella 7 (Rated minimum efficacy values for high pressure sodium lamps with Ra ≤ 60) e Tabella 8 (Rated minimum efficacy values for Metal Halide Lamps with Ra ≤ 80 and for high pressure sodium lamps with Ra > 60) dello stesso regolamento, i requisiti di efficienza e di prestazioni si applicano ai tagli di potenze fino a 605W per le lampade HPS e fino a 405W per quelle MH.

A tutt’oggi non vi sarebbero alternative valide (lampade) che potrebbero soddisfare questi requisiti, se ci si riferisce a lampade HID di potenze pari a 1000W o superiori. In pratica non essendovi lampade più efficienti o più prestanti, risulterebbe impossibile garantire le lampade per sostituzione negli impianti già esistenti; si tratta spesso di grandi aree in esterni, come ad esempio aeroporti, porti, stazioni ferroviarie (es. torri-faro) o per applicazioni con lampade MH quali campi da calcio e stadi (UEFA, FIGC, LND e Leghe professionistiche di Serie A, b e lega Pro), nonché tutte le altre strutture sportive con campi da giuoco di grandi dimensioni. La sostituzione degli apparecchi per lampade HID non solo comporterebbe un imprevisto costo diretto per la sostituzione dell’impianto esistente, ma anche il singolo punto luce (es. Proiettore con lampada HID da 2000W) potrebbe essere sostituito con non meno di due (o più) proiettori a LED ad alta potenza, rendendo ancor più oneroso l’adeguamento dell’impianto stesso, con danni economici imprevisti a molti operatori europei, fruitori del servizio illuminazione prestato dagli impianti in oggetto.

Le soluzioni originariamente proposte prima del voto erano quindi delle modifiche editoriali di semplice lettura ed interpretazione, qui di seguito riportati:

Proposta 1 di modifica (in rosso):

Proposta 2 di modifica (in rosso):

La soluzione invece adottata dalla Commissione in fase di votazione dell’emendamento al Regolamento 245/2009 è meno diretta e meno chiara, ma dovrebbe garantirne lo stesso il risultato: nei testi introduttivi delle due tabelle si specifica ora che i requisiti sono da intendersi per solo quelle lampade che nel Regolamento stesso sono già oggetto di specifici requisiti di efficacia (…lamps with lamp efficacy requirements shall have at least…). I requisiti di efficacia delle lampade HPS e MH sono fissati nelle Tabelle 7 ed 8, pertanto anche le Tabelle 13 e 14 saranno da intendersi per lampade rispettivamente fino a  605W e 405W.

I requisiti introdotti diverranno effettivi dal 27 febbraio 2016 (6 mesi dopo la data di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea).

Per prendere visione del testo del Regolamento UE 1428/2015 clicca qui.


 

Aggiornamenti sul Regolamento (CE) n. 245/2009

13 aprile 2017 – Ecodesign, al via la fase 3 del Regolamento CE 245/2009

Alimentatori per lampade fluorescenti e lampade a scarica alla stretta finale di un lungo percorso iniziato nel 2009 con l’introduzioni di requisiti di efficienza energetica e di prestazione

Otto anni dopo l’entrata in vigore del Regolamento CE 245/2009 (20 giorni dopo la sua pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea avvenuta il 24 marzo 2009) ha inizio la fase 3 che prevede ulteriori  requisiti di progettazione ecocompatibile riguardanti le lampade fluorescenti senza alimentatore integrato, le lampade a scarica ad alta intensità (HID) e gli alimentatori e gli apparecchi di illuminazione in grado di far funzionare tali lampade.

 

Tabella 1 – fasi per l’implementazione dei requisiti di ecodesign secondo il Regolamento CE 245/2009

Fin dalla sua entrata in vigore, l’obiettivo riposto dalla Commissione europea nei requisiti del Regolamento CE 245/2009 fu quello di accelerare il percorso di trasformazione delle tecnologie impiegate prevalentemente negli impianti di illuminazione del settore terziario ed industriale, al fine di ridurre sensibilmente i consumi energetici dovuti alla bassa efficienza dei sistemi con unità di alimentazione ferromagnetica. Venne quindi fissato l’obiettivo del 2017 per rendere cogente l’utilizzo solo di alimentatori elettronici ad alta efficienza per le lampade fluorescenti.

Nel 2009 non si aveva ancora la piena percezione di come il settore illuminazione si sarebbe comunque trasformato con l’avvento dei LED, sia in ambito indoor sia outdoor.

 Figura 1 – tipologie di prodotti ricadenti nello scopo del regolamento CE 245/2009

Oggi quindi possiamo ritenere che i requisiti più stringenti non dovrebbero determinare significative problematiche a produttori di apparecchi di illuminazione tantomeno agli utilizzatori, laddove si sarebbero trovati con il bando di alcune tipologie di lampade fluorescenti. Infatti, se all’inizio del suo percorso il Regolamento 245 presupponeva dalla data del 13 aprile 2017 il bando delle lampade fluorescenti CFLni (senza alimentatore integrato) se non in grado di funzionare con alimentatori efficienti (almeno di Classe A2 sulla base dei criteri anch’essi in vigore dalla fase 3); l’ipotesi che venne fatta fu che le lampade a 2 PIN, quali ad esempio quelle con attacco G23 sarebbero state di fatto bandite.

In realtà i produttori membri di LightingEurope hanno recentemente informato che tali lampade oggi sono state verificate come funzionanti anche con alcuni modelli di alimentatori di Classe A2. Per questo motivo LightingEurope insiste ad affermare che, nonostante le previsioni iniziali, le lampade CFLni a 2-pin non vengono bandite e che quindi sarà possibile immettere ancora tali lampade sul mercato europeo anche dopo il 13 aprile 2017.

Ovviamente la destinazione d’uso di tali lampade sarà di fatto quella di andare a sostituire quelle operanti in apparecchi già installati, in quanto comunque con la fase 3 del Regolamento 245 scatterà anche l’obbligo per i produttori di apparecchi di illuminazione di immettere sul mercato europeo solo apparecchi provvisti di alimentatori conformi ai loro requisiti della fase 3.

Siccome questi alimentatori sono molto costosi se confrontati a quelli ormai banditi e quindi il prodotto finito sarà poco concorrenziale con quelli a LED, sarà pertanto molto improbabile che nuovi apparecchi per lampade CFLni a 2-pin saranno immessi sul mercato dopo il 13 aprile 2017.

Tale nuova conclusione, così come anche le modifiche che furono introdotte con l’emendamento  Regolamento UE 1428/2015 (//www.assil.it/page.php?id_pagina=171), sarà presto riportata anche sulla guida a suo tempo realizzata da CELMA ed ELC con la collaborazione anche di ASSIL “Guida al Regolamento (CE) n. 245/2009, modificato dal Regolamento (CE) n. 347/2010, sui prodotti per l’illuminazione del settore terziario”.

Ricordiamo, in sintesi, i principali effetti dei requisiti della fase 3 del Regolamento CE 245/2009:

Lampade (fluorescenti senza alimentatore integrato e lampade a scarica HID)

Nella terza fase (2017) non potranno più essere immesse sul mercato EU27 le Lampade HID ad alogenuri metallici a minore efficienza (es. con bruciatore al quarzo) con attacchi E27 e E40 di potenza caratteristica ≤405W.

Nota: ulteriori e più dettagliate informazioni relative a specifiche lampade possono essere reperite attraverso le diverse piattaforme informative dei diversi produttori di lampade.

Alimentatori (per lampade fluorescenti e per lampade a scarica HID)

  • alimentatori non dimmerabili sono: A2 o A2 BAT (Best Available Technology)
  • alimentatori dimmerabili: A1 BAT

Nota: anche eventuali alimentatori integrati come parte non sostituibile di un apparecchio di illuminazione devono soddisfare tutti i requisiti previsti.

Apparecchi di illuminazione (per lampade fluorescenti senza alimentatore integrato e per lampade a scarica HID)

Gli apparecchi di illuminazione potranno utilizzare solo alimentatori conformi ai requisiti della terza fase.

Tabella 2 – sintesi dei requisiti della Fase 3