calendar_month 06 Novembre 2024
Dalla città di Oulu in Finlandia, attraversando un ponte pedonale, si può raggiungere l’isola di Pikisaari. A partire dal XVII secolo, l’isola fu sede di un’importante distilleria di catrame in grado di rifornire di pece tutta la regione. Nel XVIII secolo, grazie alla sua strategica posizione sul delta del fiume Oulujoki, Pikisaari divenne sede del porto di Oulu e di numerosi cantieri navali che la resero un centro industriale. Negli anni ’50 fu rasa al suolo e le sue fabbriche smisero di funzionare. La trasformazione di Pikisaari nell’affascinante località che è oggi avvenne negli anni ’70 con l’istituzione della Arts and Crafts School di Oulu. Da allora Pikisaari è abitata da un’attiva comunità di artisti, artigiani e studenti e le ex fabbriche sono state nel tempo riconvertite in luoghi per la cultura.
L’isola di Pikisaari e l’intera area di Oulu comprendono un ricco tesoro naturale: foreste, paludi ed ambienti acquatici che ospitano animali che da anni convivono con gli esseri umani in un consolidato equilibrio. C’è una lunga strada, chiamata Nallibaana, che attraversa l’isola di Pikisaari e la collega a Oulu. Ad aprile 2024, la città di Oulu ha iniziato la riqualificazione dell’intera strada. Il progetto prevede la trasformazione del percorso veicolare in una pista esclusivamente ciclo-pedonale e verrà completato in più fasi che includono in rinnovamento della segnaletica e della pavimentazione stradale.
Nallibaana attraversa la piccola comunità di Pikisaari, un parco e alcuni impianti sportivi. La città di Oulu ha stimato che durante l’estate la strada è percorsa da una media di 2.500-4.000 pedoni e 3.000-5.000 ciclisti ogni giorno. La riqualificazione di Nallibaana è stata considerata fondamentale per connettere la comunità di Pikisaari al resto della città senza snaturarla e preservando allo stesso tempo l’equilibrio tra abitanti, visitatori e natura che contraddistingue l’isola.
Nel rispetto del contesto naturale estremamente sensibile, il progetto illuminotecnico ha previsto la scelta di apparecchi illuminanti su pali bassi e di distribuzioni fotometriche idonee ad attenuare il più possibile la dispersione luminosa nell’ambiente circostante.
Per un’ulteriore riduzione dell’inquinamento luminoso, lo studio Ramboll incaricato del progetto illuminotecnico ha scelto di adottare una delle soluzioni Eco-Centric Lighting di Cariboni Group. Eco-Centric Lighting (ECL) è il nome che, pioneristicamente a partire dal 2022, Cariboni Group ha dato ad un nuovo approccio all’illuminazione artificiale notturna che rende lo spazio illuminato sicuro e confortevole non solo per gli esseri umani ma per tutta la natura. Le basi del progetto Eco-Centric Lighting sono state la consapevolezza che noi umani non siamo gli unici abitanti o fruitori degli ambienti esterni e l’interesse per un’illuminazione più responsabile e anti specista di questi spazi. Per rispettare concretamente il nostro pianeta è necessario andare oltre le conoscenze e le convenzioni comuni e per questo i nostri prodotti devono soddisfare requisiti che superano le norme e le leggi in materia di eco-sostenibilità e creano dei nuovi standard.
La luce artificiale notturna e la sua componente di luce blu, ad esempio, sono fattori importanti che possono influenzare significativamente la visione, la riproduzione, il nutrimento e in genere la vita delle specie animali vicine alle aree antropizzate. La maggior parte degli animali notturni sono infatti particolarmente sensibili alla componente blu della luce e quindi un’illuminazione fredda causa maggiori problemi di disorientamento, attrazione e alterazione dei rapporti predatori-prede.
Lo studio Ramboll ha progettato l’installazione luminosa utilizzando, su pali bassi, i prodotti Volta di Cariboni Group che integrano la tecnologia Switchable White del catalogo Eco-Centric Lighting. La tecnologia Switchable White permette di alternare una luce molto calda a ridotto contenuto di blu (CCT=1800K), ideale per proteggere la natura quando la presenza umana è ridotta, a una luce calda a moderato contenuto di blu (CCT=3000K) che migliora le prestazioni visive umane quando ci sono più persone. Grazie all’utilizzo di temporizzatori integrati negli apparecchi, Nallibaana ha una temperatura colore di 3000K fino a mezzanotte e di 1800K da mezzanotte in poi.
Ketonen Oy, distributore finlandese di apparecchi di illuminazione Cariboni Group, si è impegnato molto per diffondere una maggiore consapevolezza sull’illuminazione eco-centrica e a settembre 2024 ha partecipato attivamente al City of Light Festival di Jyväskylä in Finlandia con un intervento sul tema.
Il suo pubblico comprendeva professionisti ed esperti di urban planning, municipal engineering, architettura, lighting design e figure provenienti dalla light art. In questo intervento, Ketonen Oy ha illustrato come l’illuminazione in contesti naturali dovrebbe, e può, garantire sia funzionalità che un basso impatto sull’equilibrio ambientale. Uno dei progetti più esemplificavi citati nel suo intervento è un’installazione a Lahti, sempre in Finlandia. La città di Lahti ha lanciato una campagna in difesa degli insetti impollinatori la cui sopravvivenza è minacciata dall’illuminazione artificiale notturna. La campagna, denominata ‘Without pollinators we cannot survive’, ha promosso un’installazione luminosa a basso contenuto di blu per proteggere dall’inquinamento luminoso gli insetti impollinatori. Questi sono estremamente sensibili alle lunghezze d’onda più corte della luce. Il progetto ha coinvolto i prodotti Koinè di Cariboni Group forniti con una luce bianca quasi priva di blu. In base ai risultati di questo test si deciderà se estendere questo tipo di illuminazione al resto della città.