La riapertura del secondo piano della Galleria d’Arte Moderna (GAM) dopo sei anni segna una svolta innovativa nel panorama museale, grazie all’allestimento del progetto “Il Deposito Vivente“. Questa mostra, curata da Chiara Bertola e Fabio Cafagna, ospita un ricco patrimonio artistico: dipinti, disegni e sculture, sistemati su scaffalature modulari fornite da Metalsistem Piemonte di Trofarello, griglie e casse d’imballaggio, in un continuo processo di trasformazione.

Rimani è orgogliosa di aver fornito l’illuminazione per questo ambizioso progetto, integrando soluzioni tecnologiche all’avanguardia con un’estetica che richiama il carattere industriale dell’allestimento.

I nostri sistemi di illuminazione, basati su lampade lineari di design e componenti off-the-shelf, sono stati sapientemente integrati lungo le pareti espositive e in prossimità delle scaffalature metalliche, contribuendo a definire un’atmosfera che contrasta con l’ambiente museale tradizionale della GAM.

L’illuminazione realizzata da Rimani ha permesso di enfatizzare la materialità degli oggetti esposti e di esaltare i dettagli architettonici dell’ambiente, come i pilastri in calcestruzzo bocciardato, liberati da anni di interventi di finitura.

Il sistema, progettato per garantire flessibilità e controllo dinamico, ha consentito una messa in luce ottimale, capace di adattarsi alle continue trasformazioni dell’allestimento.

In parallelo, nel foyer della GAM, l’organizzazione della biglietteria e del guardaroba è stata razionalizzata con nuovi arredi custom in legno, in contrasto con elementi storici come la panca progettata da BBPR per il 1993.

Con “Il Deposito Vivente”, la GAM non solo riporta alla luce opere a lungo nascoste, ma celebra anche l’incontro tra modernità e tradizione, grazie a una illuminazione che è stata fondamentale nel raccontare questo percorso di rinascita culturale.

Il progetto della mostra è a cura dell’architetto Andrea Veglia, studio PAT.

Le immagini sono state realizzate dal fotografo Pino dell’Aquila